Tania Cakarevic: come sfida la sindrome di Raynaud ogni giorno

Tania Cakarevic - Malattia di Raynaud G-Heat

A soli 24 anni, Tania, intrepida avventuriera e dietista-nutrizionista, ci invita a entrare nel suo affascinante mondo. Finalista di un programma di sopravvivenza e avventura, è una vera fonte di ispirazione per chiunque voglia superare i propri limiti. Ma al di là delle sue imprese nella natura selvaggia, Tania affronta anche una grande sfida quotidiana: la sindrome di Raynaud.

In questa intervista esclusiva condivide il suo percorso e i suoi consigli per superare gli ostacoli imposti da questa malattia, sottolineando il ruolo cruciale dell'abbigliamento riscaldato G-Heat nella sua vita di tutti i giorni.

G-Heat Ciao Tania, grazie per aver accettato la nostra intervista. Parlaci un po' del tuo background.

Tania: Ho 24 anni, sono allenatrice sportiva e dietista-nutrizionista. Da poco mi sono lanciata nella creazione di contenuti. Sono anche arruvata finalista in un famoso programma di sopravvivenza e avventura.

G-Heat Se dovessi descriverti in tre parole, quali sarebbero?

Tania: Direi positiva, determinata e, diciamolo, incredibile! (ride)

G-Heat Quale frase riassume meglio la tua filosofia di vita?

Tania: "Tutto accade per una ragione". Questo mi permette di concentrarmi sugli aspetti positivi di ogni situazione.

G-Heat Scelta difficile: sopravvivere su un'isola deserta o uscire senza indumenti riscaldati?

Tania: Un'isola deserta senza esitazione! Da quando ho scoperto l'abbiglliamento riscaldato G-Heat è impossibile farne a meno.

G-Heat Che cos'è la sindrome di Raynaud?

Tania: Si tratta di una cattiva circolazione del sangue nelle estremità, che colpisce le mani, i piedi, le orecchie e così via. Per quanto mi riguarda colpisce le mie mani e i miei piedi e mi crea già non pochi problemi.

G-Heat Che effetto ha la sindrome di Raynaud sulla tua vita quotidiana?

Tania: Non posso uscire senza guanti, né usare il telefono all'aperto. A volte non riesco nemmeno a dormire a causa del freddo e devo dormire con il cappello e la sciarpa. Può sembrare assurdo, ma è un vero e proprio handicap nella vita di tutti i giorni.

G-Heat Come sportiva, avventuriera e donna con la sindrome di Raynaud, quali sfide hai dovuto affrontare?

Tania: Ho iniziato a giocare a tennis da giovanissima, ma durante le gare invernali non riuscivo nemmeno a tenere la racchetta senza guanti. Mia madre doveva scaldarmi le mani ogni volta che cambiavo lato. Era una vera sfida.

G-Heat Quale consiglio darebbe alle persone che soffrono della sindrome di Raynaud?

Tania: Il mio consiglio è di non optare per i trattamenti a vita. Tre anni fa me ne è stato proposto uno, che ho rifiutato, ritenendo che ci fossero soluzioni alternative. L'abbiglliamento e gli accessori riscaldati G-Heat sono un esempio perfetto.

G-Heat Perché hai scelto l'abbigliamento riscaldato G-Heat ?

Tania: Ho accettato di collaborare con G-Heat perché è una causa che mi sta a cuore. È un marchio francese con prodotti incredibili che hanno cambiato la mia vita.

 

La nostra gamma di indumenti riscaldati progettati per alleviare i sintomi della sindrome di Raynaud su base quotidiana.

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